giovedì 29 maggio 2008

perduto

ahh se la mia anima si adonbrasse di meno, ovvierei a l'opprimente tormento.

avendo sporadici e infiniti decorsi ,di un uomo naturale, pervio e subdolo, nel vedere l'aspetto del sole

nel di di tutti i giorni, onde li cielo si inarpica nel mio sguardo celestiale e si ammette a l'eterno fervore del giorno che vieni.ah se tutto fosse facile, aprirei il mio cuore e la mia anima si gioirebbe del contesto adornato dal quel risplendor voluto nel vedere il celeste nei mie occhi, cupi, tanto da far di me un uomo solo, che rivede l'innato stato gioiso della sua eterna gioventu, come se tutto ,in quel attimo vedente si assolvessi nei pensieri e parole ,e non sarei solo ma con me ci sia la pace che mi da in quel contesto lo splendore del cielo e lo sguardo ammaliato dei miei occhi.ahh se cosi fosse, sarei assolto ,da tenui fervori giovanili, ancora da magici pensieri ,nel coinvolgimento adocchierei la vita astrale, come fosse reale e l'anima mia ritoverebbe il fervore e,disseminando il rancore,cogliendo la perdizione ,scacciandola da me ,se sia come vorrei, allora non piu sperduto e solo ,ma vivo e pensante al giorno venente senza rancori ne patemi.